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Con il KKE parte il contrattacco

Atene ha ospitato i tre giorni di eventi politici e culturali che hanno animato la 42° edizione del Festival della Gioventù Comunista di Grecia (KNE) e del suo giornale "Odigitis", con la partecipazione enorme di giovani e lavoratori di tutte le età.

Il Festival della KNE, che ha "viaggiato" in decine di città greche con simili eventi di massa prima di approdare nella capitale, si è concluso ad Atene con i delegati di 32 organismi giovanili provenienti da diversi paesi di tutto il mondo.

Sabato 24 settembre è stato raggiunto il culmine politico del Festival con l'intervento di Dimitris Koutsoumpas, Segretario Generale del CC del KKE. Sono intervenuti anche Sitaram Yechury, Segretario Generale del CC del PC dell'India (Marxista) e il Segretario del CC della KNE, Nikos Ambatielos.

D. Koutsoumpas ha esordito elogiando l'importanza del Festival della KNE-"Odigitis", in quanto tra le altre cose, introduce migliaia di giovani alla storia del movimento operaio e del KKE. "I giovani scoprono le gesta della precedente generazione di combattenti, ne sono ispirati e decidono di prendere posto nella lotta organizzata, raccolgono il testimone per le grandi battaglie davanti a noi, per i terremoti a venire" e ha aggiunto:

"La storia del KKE, le conclusioni che traiamo dall'analisi della strategia del partito sono armi nella difficile e impegnativa lotta quotidiana contro l'attuale sistema di sfruttamento, nella grande lotta per il comunismo-socialismo". Koutsoumpas ha affermato che lo studio della storia del KKE "ha dimostrato che il problema principale finora è stato la mancanza di una strategia adeguata, la mancanza di una preparazione programmatica e organizzativa dei partiti comunisti per guidare la sollevazione popolare in condizioni rivoluzionarie e per rovesciare il potere capitalista. Questa analisi dell'esperienza storica ha dimostrato che invece è prevalsa la 'strategia riformista', di entrismo negli organi del potere capitalista borghese, in collaborazione con i rappresentanti della classe borghese.

E mentre i partiti comunisti fissano come obiettivo del loro programma il socialismo-comunismo, le forze riformiste pongono un fase intermedia per la maturazione delle forze rivoluzionarie.

Questa strategia ha fatto si che alcuni partiti comunisti non abbiano compiuto il loro dovere, quando è scoppiata una crisi economica nel loro paese che ha portato la guerra imperialista generalizzata e quindi in una situazione rivoluzionaria.

Lottare coerentemente sulla base del nostro programma, il cui obiettivo è l'accumulazione, la maturità e l'organizzazione della classe operaia come forza sociale trainante del processo rivoluzionario, significa operare con gli stessi obiettivi all'interno della classe operaia e negli altri strati popolari anche in condizioni non-rivoluzionarie.

Il partito lotta per questo obiettivo indipendente dai vari mezzi di pressione esercitati dalle forze opportuniste e borghesi, senza cedere nemmeno alla pressione delle masse lavoratrici e popolari che chiedono soluzioni immediate all'interno del sistema, per problemi che il sistema stesso crea.

Questo significa che dobbiamo respingere la logica di separare la lotta politica quotidiana riguardante le varie questioni scottanti e contingenti - la crisi, la guerra, un colpo di stato, l'intensificazione della violenza e la repressione di stato, il nazismo-fascismo - dalla principale lotta rivoluzionaria".

Il Segretario del KKE ha fatto alcuni riferimenti agli sviluppi politici in Grecia e ha sottolineato che "SYRIZA è stato scelto per fare il lavoro sporco per conto del capitale e dell'Unione europea, perché almeno in questa fase, è in grado di ingannare e manipolare le persone più facilmente rispetto alle tradizionali forze politiche borghesi.



Perché, prima di tutto, SYRIZA è in grado di neutralizzare, paralizzare il radicalismo, alimentare il fatalismo e il disfattismo nelle persone che ripongono le loro speranze e aspettative in questa formazione politica; persone che deluse e disilluse, sono ancora in confusione".



Koutsoumpas ha osservato che la contrapposizione tra SYRIZA e il partito conservatore di Nuova Democrazia riguarda: "Chi darà attuazione al terzo memorandum, sosterrà la ripresa capitalista e manipolerà il popolo allo stesso tempo. Nuova Democrazia, d'altro canto è in fibrillazione nel constatare come i circoli greci e internazionali sostengano il governo SYRIZA-Anel e sta cercando di propagandare la propria "buona volontà", come "figlio più genuino" del capitale, per implementare l'insieme delle misure di ristrutturazione richieste. E' lampante infatti che il terzo memorandum, lo smantellamento dei diritti dei lavoratori, il sostegno alla redditività borghese e la ripresa economica capitalista, sono presenti in entrambi i programmi dei due partiti".

Koutsoumpas ha citato la tattica del partito conservatore Nuova Democrazia e del vecchio partito socialdemocratico PASOK, che utilizzando l'anti-comunismo, presentano SYRIZA "come un partito quasi comunista, filo-sovietico", attribuendo alla sua "identità comunista gli orrori della sua politica". E ha aggiunto che fa parte di tale tattica "evocare i problemi del popolo in Venezuela. Ma, naturalmente, non è il socialismo che ha fallito in Venezuela, ma la solita favola opportunista alla Tsipras-Lafazanis-Konstantopoulou, quella che sul terreno del capitalismo si possano domare le ferree leggi del sistema, che si possano prevenire le crisi capitalistiche, che i profitti di pochi e le esigenze di molti possano conciliare".

D. Koutsoumpas non ha dimenticato di criticare gli altri partiti parlamentari. Ha osservato che il "PASOK e la formazione politica Fiume (Potami) stanno cercando di ricostruire, senza grande successo al momento, il fallimentare centro-sinistra, soprattutto ora che constatano come SYRIZA abbia preso il posto del vecchio PASOK e stia diventando il figlio prediletto della socialdemocrazia europea. L'Unione di Centro che si è tenuto su posizioni stravaganti ora sta giocando il ruolo di outsider, disposto a sostenere il sistema capitalista e la formazione di qualsiasi governo antipopolare. I nazisti indigeni continuano a servire come cani da guardia del sistema, riversando il loro veleno razzista e il loro volgare anticomunismo. Fanno tutto il possibile per accrescere la ricchezza dei loro padroni e, naturalmente, espandono le loro ramificazioni con centri e servizi internazionali sospetti e ambienti criminali. In parlamento Alba Dorata finge di essere una forza anti-sistemica, mentre allo stesso tempo chiede più privilegi ed esenzioni fiscali per alcune sezioni del capitale, e al di fuori del parlamento continua a fornire ai datori di lavoro manodopera a basso costo, funzionando come mercanti di schiavi".

Il Segretario Generale del Comitato Centrale del KKE ha sottolineato che "la situazione non può cambiare solo con espressioni di malcontento. Dobbiamo marciare insieme, ora ...

- ti chiediamo di incontrarci, discutere e lottare insieme all'interno del movimento per l'attuazione delle proposte del KKE;

- perché la classe operaia e il popolo prendano in mano le chiavi dell'economia, la proprietà dei mezzi di produzione; il paese si disimpegni dalle unioni imperialiste, vengano sviluppate relazioni economiche di parità con gli altri Stati.

- Perché il popolo possa soddisfare i bisogni contemporanei, avvalersi del potenziale fornito dalla scienza e dalla tecnologia, dalla produttività del lavoro, dalle grandi risorse naturali e dalle potenzialità del nostro Paese."

D. Koutsoumpas ha sottolineato tra l'altro: "Oggi, armati del nostro programma, delle conclusioni tratte dallo studio della storia del nostro partito, dell'esperienza della costruzione del socialismo, siamo più capaci di far luce sui doveri del KKE negli anni a venire... Marciando verso il 20° Congresso, abbiamo fissato un obiettivo per il rafforzamento del KKE, per far fronte alle esigenze di un'aggregazione immediata del movimento operaio, per lo sviluppo dell'alleanza sociale in direzione anticapitalista e antimonopolista, per la lotta contro la guerra imperialista, per il potere della classe operaia".



 

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Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare