Nel pomeriggio di Giovedì 15/9/22 si è tenuta una grande manifestazione dei sindacati e delle organizzazioni di massa di Atene, davanti al Ministero delle Finanze, seguita da un corteo nelle principali vie della capitale greca, e conclusasi al Ministero degli Interni.

I manifestanti hanno chiesto generosi aumenti di salari e pensioni, elettricità, carburante e cibo a basso costo, l'abolizione delle tasse, i tagli ai prezzi, i tetti ai beni di prima necessità e la cancellazione dei debiti.

Durante la manifestazione, Yannis Tasioulas, presidente della Federazione greca degli operai edili, ha invitato tutti i sindacati a organizzare lo sciopero generale nazionale. Come ha detto, "lo sciopero generale nazionale del 9 novembre è la risposta dei lavoratori alla situazione che si sta delineando. La nostra risposta alle briciole. La nostra risposta a tutti coloro che affrontano il carovita, gli aumenti dei prezzi come un problema importato [...]. L'attesa e le illusioni che tali persone forniranno soluzioni ai nostri problemi è dannoso [...]. I fornitori di energia diventano sempre più ricchi dai finanziamenti del governo, mentre noi riceviamo il conto ogni mese più costoso. I salari rimangono bloccati ai livelli del 2007".

Ha concluso con un appello per lo sciopero generale nazionale, "per presentare le nostre richieste e le nostre esigenze. Conosciamo le soluzioni di cui abbiamo bisogno.

meglio di chiunque altro. Non scendiamo a compromessi, non ci lasciamo abbindolare da coloro che ci annunciano soluzioni ai nostri problemi. Li abbiamo conosciuti. Conosciamo i risultati delle loro proposte. Sappiamo che la nostra vita si trova costantemente in una situazione senza via di uscita. La speranza è nella lotta, la speranza è nella nostra forza. Solo il popolo può salvare il popolo!".

16.09.2022