Link alle vecchie pagine del KKE

I siti web internazionali dell KKE passano gradualmente a nuovo formato pagina. Le versioni precedenti delle pagine aggiornate e i loro contenuti si trovano ai link seguenti:

Sciopero in risposta alle richieste del capitale e alla politica antipopolare del governo

Mercoledì 30 maggio 2018, si è svolto uno sciopero di 24 ore in tutta la Grecia. La lotta per l'organizzazione di questo sciopero è stata particolarmente dura, dal momento che i dirigenti compromessi delle confederazioni GSEE-ADEDY, sebbene abbiano indetto lo sciopero, hanno fatto di tutto per farlo fallire. Infatti la leadership gialla di GSEE e ADEDY ha invitato i lavoratori a manifestare e scioperare per "stimolare l'imprenditorialità e l'innovazione", cioè a mobilitarsi sulla base delle richieste e il quadro dell'OCSE, del FMI, dell'UE, della BCE, dei memorandum e il governo. E lo hanno definito un "piano nazionale"!

In contrasto con le leadership compromesse, i sindacati di classe, radunati attorno al PAME, hanno avanzato un quadro di richieste e rivendicazioni che mettono in primo piano i bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie, prendono posizione contro i padroni e il governo. Quest'ultimo, in nome del sostegno ai profitti padronali e alla competitività, intensifica l'attacco alla classe operaia.

Il PAME ha organizzato manifestazioni di sciopero in 67 città in Grecia con le seguenti richieste:

- Aumenti di salari, pensioni, prestazioni sociali.
- Abolizione di tutte le leggi antioperaie e antipopolari e dei 3 memorandum.
- Ripristino e obbligatorietà dei contratti collettivi, nessuno inferiore a 751 euro.
- Regolazione per legge della festività della domenica.
- No alla vendita all'asta della prima proprietà.
- Abbasso le tasse: il grande capitale dovrebbe pagarle.
- Abolizione della tassa ENFIA (imposta sugli immobili) e alleggerimento della pressione fiscale.
- Abolizione delle leggi che colpiscono la previdenza sociale e abbattono le pensioni, come la legge di Katrougalos.
- Assunzioni in ospedali pubblici e scuole, insegnanti permanenti a tempo pieno e operatori sanitari di tutte le specializzazioni.

Ad Atene, migliaia di lavoratori, disoccupati, giovani e pensionati hanno partecipato alla manifestazione del PAME, con la parola d'ordine: "La vostra crescita schiaccia le nostre vite! Lotta, organizzazione e contrattacco sono la nostra scelta!". Con questa manifestazione di massa in Piazza Syntagma, davanti al Parlamento, e con questo slogan, gli scioperanti di decine di settori hanno risposto ai "piani di crescita" del governo e dei gruppi imprenditoriali, nonché alle forze dei sindacati filopadronali e governativi che vogliono accodare i lavoratori dietro gli "obiettivi nazionali" dei monopoli. "Non più schiavitù moderna, gli operai chiedono lavoro permanente", "No al consenso e alla sottomissione; disobbedienza e lotta di classe", gridavano gli scioperanti.

Intervenendo allo sciopero di Atene, Giannis Tassioulas, membro della Segreteria esecutiva del PAME e presidente della più grande federazione settoriale del paese, la Federazione dei lavoratori edili della Grecia, ha notato tra le altre: "Il governo ha il talento di trasformare il bianco in nero per conto del capitale. Il capitale, il governo, i partiti borghesi e le loro forze all'interno del movimento operaio incontreranno la nostra resistenza.

La fiaba del governo sulla crescita 'giusta', sulla 'fine del memorandum', sul 'ritorno alla normalità' non inganna nemmeno un bambino.

Che tipo di crescita 'giusta' è questa, con centinaia di leggi antioperaie in pieno vigore per molti decenni a venire? Che tipo di crescita 'equa' è questa, che è accompagnata dalla privatizzazione di porti, aeroporti, depositi di lignite? Con queste privatizzazioni i lavoratori avranno salari migliori, migliori rapporti di lavoro? Le famiglie popolari pagheranno biglietti aerei o marittimi più economici?

Il governo tenta di ingannarci sulla natura della privatizzazione adducendo la giustificazione di un "miglior utilizzo della proprietà pubblica", questo non significa che i lavoratori, i poveri, ne trarranno beneficio. Pagheremo di più, lavoreremo più a buon mercato in modo che i grandi uomini d'affari e i cosiddetti grandi investitori riempiano i loro forzieri. Di quale 'normalità', di quale 'ripresa' stanno parlando? Riusciranno a compensare le perdite che abbiamo subito? Le pensioni, il ripristino di limiti accettabili di età pensionabile torneranno? Ci libereremo di ENFIA e dell'oppressione di un'imposizione fiscale pesante?".

Come G. Tassioulash ha chiarito: "Esiste un grosso potenziale in grado di far vivere meglio le nostre famiglie, soddisfare i loro bisogni e portare le nostre vite a un livello superiore. Tutta la ricchezza passa attraverso le nostre mani, con il nostro lavoro costruiamo immensi complessi, ponti, fabbriche, produciamo tutto e siamo condannati a vivere nella povertà e nell'accettazione. Respingiamo i compromessi presenti e futuri che il governo, i partiti e le forze del capitale stanno pianificando per noi! Combatteremo fino alla fine. Questo è sicuro e ci incoraggia".

Va notato che in tutte le manifestazioni del PAME gli oratori hanno condannato la partecipazione del governo greco agli interventi e alle guerre imperialiste e hanno anche criticato le forze sindacali che si allineano al cosiddetto "consenso sociale" e sabotano nella pratica le lotte e le rivendicazioni sindacali.

 

 

Strike May 30, Athens

Dichiarazione del Segretario generale del Comitato centrale del KKE

Il SG del CC del KKE Dimitris Koutsoubas ha partecipato alla mobilitazione per lo sciopero del PAME ad Atene, dove ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Nessuna illusione, l'attacco antipopolare continuerà... SYRIZA e ND cercano di occultare la loro convergenza strategica dietro falsi scontri e false promesse: ora il movimento operaio-popolare deve riorganizzarsi in modo che possa prendere la situazione nelle sue mani, con un KKE forte ".

 

Strike May 30, Thessaloniki

Strike May 30, Peiraeus

Strike May 30, Other Cities

 

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

31.05.2018