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Intensifichiamo la nostra comune lotta per gli interessi della classe operaia, contro il capitale e il suo potere
Durante la sua recente visita in Turchia per la riunione dell'Azione Comunista Europea, la delegazione del KKE ha avuto l'opportunità di partecipare a un evento organizzato dai quadri del Partito Comunista di Turchia. Giorgos Marinos, membro dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del KKE, nel suo intervento ha fatto riferimento agli sviluppi politici, alle azioni e alle posizioni del KKE e ha risposto alle domande. Di seguito pubblichiamo alcuni estratti del suo discorso.
Cari compagni,
desideriamo ringraziare il Partito Comunista di Turchia e salutare l'incontro di oggi che si svolge in un clima di amicizia.
I gravi sviluppi a cui stiamo assistendo ci impongono di esaminare l'esperienza della lotta di classe nei nostri Paesi e di scambiare opinioni, di continuare e intensificare i nostri sforzi comuni nella lotta per gli interessi della classe operaia, contro il capitale e il suo potere.
Il capitalismo è in putrefazione: ne constatiamo i segni nell'intensificazione dello sfruttamento della classe operaia, nella povertà e nello sradicamento dei popoli, nella competizione per il controllo dei mercati e delle risorse che producono ricchezza.
Il capitalismo significa "un mondo in fiamme", come dimostrano le guerre in Ucraina e in Medio Oriente, il genocidio del popolo palestinese da parte dello Stato occupante di Israele, gli attacchi israeliani al Libano e allo Yemen, la distruzione della Siria da parte dei jihadisti con il sostegno di Stati Uniti, Israele e Turchia e il moltiplicarsi dei focolai di guerra.
Siamo dalla parte dei popoli, partecipiamo alla lotta dei popoli ed esprimiamo la nostra solidarietà internazionalista. Confidando nel potere e nella missione storica della classe operaia, lottiamo per una nuova società socialista e per l'abolizione dello sfruttamento, in conflitto con la classe borghese e i suoi rappresentanti politici, nonché con ogni tipo di alleanza imperialista.
È all'interno della lotta di classe che si riconosce il ruolo insostituibile dei comunisti: siamo chiamati a lavorare instancabilmente per ispirare, organizzare e mobilitare i lavoratori, per creare le condizioni per un contrattacco e il rovesciamento di questo sistema.
Il KKE mette le sue forze al servizio della lotta per i diritti dei lavoratori e del popolo. Si scontra con il grande capitale e la sua politica antipopolare su tutti i problemi e le necessità del popolo, condannando le guerre imperialiste e la partecipazione della Grecia ad esse, così come ai piani degli USA, della NATO e dell'UE, sotto la responsabilità del governo di Nuova Democrazia, dei socialdemocratici PASOK e SYRIZA, di tutti i partiti borghesi che servono gli interessi della classe borghese.
In Grecia sono state organizzate decine di manifestazioni antimperialiste e contro la guerra in solidarietà con l'eroico popolo palestinese e per la chiusura delle basi USA-NATO. Inoltre, i lavoratori, per esempio i portuali alle dipendenze del monopolio COSCO nel porto del Pireo, hanno bloccato porti e treni per impedire il trasferimento di armi al fronte di guerra in Ucraina e allo Stato di Israele.
Sono stati indetti scioperi generali nazionali di successo e scioperi in vari luoghi di lavoro e settori, per contrastare la politica antipopolare e il sindacalismo governativo e padronale. Sono state condotte lotte emblematiche, come quella dei lavoratori dell'industria metallurgica LARCO per il loro lavoro e la loro sussistenza, durata 4 anni e mezzo.
Si sono svolte mobilitazioni di più giorni degli agricoltori per la loro sopravvivenza contro la politica anti-agricola dell'UE. Ci sono state anche lotte per un sistema sanitario esclusivamente pubblico e gratuito; lotte degli studenti contro l'istituzione di università private, la commercializzazione e il declassamento dell'istruzione; lotte per la protezione della popolazione contro le inondazioni e gli incendi; lotte contro gli incidenti sul lavoro. La gente ha protestato massicciamente contro il crimine di Tempe, dove un incidente ferroviario è costato la vita a 57 giovani, e contro i pignoramenti delle case delle persone, rilevate da banche e fondi.
Sono stati coniati diversi slogan a segnare il tono delle mobilitazioni, come: "O i vostri profitti o le nostre vite", "Danaro per i salari, l'istruzione e la salute e non per le carneficine di guerra", principale parola d'ordine nello sciopero generale del 20 novembre 2024.
I comunisti hanno svolto un ruolo di primo piano in tutte le lotte, in un costante scontro per rovesciare il rapporto di forze sfavorevole. A fianco e per il rafforzamento del KKE, persiste il lavoro di lotta anticapitalista e antimonopolistica del raggruppamento del movimento operaio-sindacale e l'alleanza sociale.
L'ascesa del partito alle elezioni parlamentari ed europee, ci indica che la corrente che mette in discussione la politica dominante si sta rafforzando e che questa ascesa non è una coincidenza. Attraverso un duro lavoro ideologico-politico, gli operai, gli agricoltori, i lavoratori autonomi e i giovani partecipano alle lotte. Il Fronte Militante di Tutti i Lavoratori (PAME), cioè il movimento orientato alla classe, è emerso come la seconda forza del movimento sindacale, con un numero sempre maggiore di sindacati che si sono riuniti intorno ad esso. Di recente ha ottenuto la maggioranza assoluta nel Centro del lavoro del Pireo e nella grande Federazione dei dipendenti privati della Grecia.
I progressi del KKE preoccupano la classe borghese; l'anticomunismo si rafforza, vengono inscenate provocazioni e la repressione si intensifica. Gli scioperi vengono dichiarati illegali. Sono state inflitte punizioni ai soldati che hanno partecipato alle manifestazioni contro la guerra del KKE, scatenando un'ondata di solidarietà nei loro confronti.
Recentemente il Comitato Centrale del KKE ha adottato un'importante risoluzione sull'escalation della guerra imperialista, sull'intensificazione della competizione imperialista e sulla preparazione del partito.
Questa risoluzione analizza il carattere imperialista delle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, dove si scontrano due grandi blocchi di potenze imperialiste e i loro alleati: il blocco imperialista USA-NATO-UE, che sostiene il governo borghese dell'Ucraina e lo Stato assassino di Israele, da un lato, e il blocco eurasiatico in via di formazione, guidato da Cina e Russia, insieme ai loro alleati e alle loro scelte strategiche, dall'altro.
Il CC ha valutato che l'azione del partito ha creato le condizioni per lo sviluppo della nostra azione ma le nostre forze devono raggiungere un livello di preparazione più elevato di fronte agli eventi che porteranno oggettivamente a un'intensificazione della lotta di classe. Ha anche valutato che la prontezza del partito si misura attualmente dalla sua determinazione, perseveranza e stabilità strategica, dall'esperienza militante che sta accumulando e dalla capacità di adattarsi all'azione in tutte le condizioni.
Il CC ha studiato il processo di adattamento dell'economia capitalista alle condizioni di guerra e ha valutato che la transizione a un'"economia di guerra" determina il quadro dell'andamento economico e allo stesso tempo crea nuove condizioni per l'azione delle nostre forze all'interno del movimento operaio-sindacale e popolare.
L'azione del KKE nell'ultimo quadriennio sarà esaminata nel 22° Congresso che si terrà nel 2025, concentrandosi sul rafforzamento ideologico, politico e organizzativo del partito, sul suo allineamento al programma rivoluzionario, per diventare più capace nella lotta per il rovesciamento del capitalismo, per il socialismo-comunismo.
Cari compagni,
siamo lieti che la cooperazione tra i nostri partiti abbia raggiunto un alto livello e consolidiamo con determinazione, utilizzando il coordinamento nel quadro dell'Azione Comunista Europea (ECA) e della Rivista Comunista Internazionale (ICR), le posizioni comuni sulle relazioni greco-turche, basate sulla convinzione di non cambiare i confini e i trattati che li determinano, sulla lotta comune contro le classi borghesi, gli USA-NATO-UE e tutte le alleanze imperialiste, per il rafforzamento dell'amicizia tra i popoli greco e turco, di tutti i popoli della nostra regione, per il rafforzamento dell'internazionalismo proletario.
24/01/2025
Traduzione da Resistenze.org