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Prosegue il mercanteggiamento greco-turco sotto la supervisione USA-NATO-UE

Il nostro popolo non può e non deve compiacersi dell'incontro del ministro degli Esteri Dendias con il presidente Erdoğan e il suo omologo Çavuşoğlu ad Ankara, a seguito dei "colloqui esplorativi" tra i due alleati della NATO.
In pratica, è stato dimostrato che la competizione e la cooperazione economica tra le classi borghesi greca e turca e i rispettivi governi non hanno nulla a che fare con gli interessi dei loro popoli.
Il governo turco insiste nel mettere in discussione la sovranità delle isole greche, sulla loro smilitarizzazione, nel caratterizzare la minoranza musulmana in Tracia - come è previsto dal Trattato di Losanna - in Tracia come turca, e si esibisce in altre rivendicazioni.
In queste circostanze, le dichiarazioni su un clima favorevole e un'agenda positiva delineate durante la conferenza stampa congiunta dimostrano che prosegue il mercanteggiamento e si prepara un compromesso per lo sfruttamento congiunto nel Mediterraneo orientale e nell'Egeo; si elaborano nuovi piani per la divisione di Cipro, mediati dagli USA, dalla NATO e dall'UE, nel quadro della pericolosa competizione imperialista nella regione, in cui entrambi i governi sono coinvolti.
Le lodi del signor Dendias per il cosiddetto "acquis cominitario" nascondono il vero ruolo dell'UE, che mantiene relazioni strategiche con la Turchia e interviene per promuovere gli interessi dei monopoli europei, a scapito dei popoli della regione e dei diritti sovrani del nostro paese.
Traduzione da Resistenze.org
16/4/2021