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Un enorme fiume rosso: la manifestazione antimperialista del KKE e della KNE davanti all'ambasciata americana
Migliaia di popolo e giovani hanno celebrato in questi tre giorni il 52° anniversario della rivolta del Politecnico in tutto il Paese, attraverso manifestazioni di vario genere, deposizioni di corone di fiori, mentre al centro delle manifestazioni e stato come ogni anno il complesso storico di via Patission.
Grande è stata l'affluenza alla mostra della KNE nell’edificio del Politecnico, che ha costituito un collegamento per i visitatori con il contesto di quell'epoca. Il punto di partenza era il motivo per cui era stata imposta la dittatura militare, le misure economiche adottate dalla giunta a favore del capitale e l'approfondimento delle sue relazioni con gli USA e la NATO, in un momento in cui il popolo era oppresso dal meccanismo poliziesco e militare dello Stato borghese. Successivamente, l'esposizione illustrava l'azione del KKE e della KNE, le condizioni che dovevano affrontare, il ruolo della stampa clandestina, la ferocia dei meccanismi di repressione, l'atteggiamento inpiegabile dei comunisti detenuti. La mostra arrivava al 1973, anno della rinascita delle lotte operaie e popolari e della rivolta del Politecnico, presentando una cronaca dei tre giorni e trasmettendo il messaggio «La fiamma di novembre per sempre viva - Organizzazione e lotta per il rovesciamento - Istruzione, lavoro, pace, libertà».
Il 17 novembre, nelle strade di Atene e in decine di altre città della Grecia, migliaia di persone e giovani hanno partecipato alle manifestazioni antimperialiste.
Ad Atene, un enorme fiume rosso della manifestazione antimperialista del KKE e della KNE ha invaso le strade e ha lanciato il messaggio che «la fiamma di novembre» sarà per sempre viva, che l'organizzazione e la lotta per rovesciare la dittatura del capitale si rafforzeranno.
Gli spezzoni del KKE e della KNE che sono arrivati all'ambasciata americana ad Atene hanno lanciato un messaggio chiaro e un appello alla lotta per rafforzare la lotta contro la guerra imperialista e il coinvolgimento del nostro paese, affinché il popolo, i giovani, i soldati di leva non accettino alcun sacrificio per gli interessi dei capitalisti.
Alla manifestazione era presente una numerosa delegazione del Comitato Centrale del KKE guidata dal SG del CC, Dimitris Koutsoubas, che in una dichiarazione ai media ha affermato: «L'esperienza storica insegna che la ruota della Storia avanza solo quando il popolo organizzato e determinato diventa protagonista. I messaggi del Politecnico sono attuali. I messaggi “Pane, istruzione, libertà”, “Fuori gli USA, fuori la NATO”, per il disimpegno dalle alleanze imperialiste, dalle guerre e dai loro interventi sono validi fino a quando non arriveranno davvero “i giorni della luce”».
Il motto “I soldati sono figli del popolo, fuori dai confini non hanno niente da fare” è stato gridato a gran voce e gli applausi calorosi hanno accompagnato i giovani militari che per un altro anno hanno partecipato al corteo del Politecnico, mentre dietro seguivano gli striscioni della Federazione dei Militari in Congedo e dell'Unione dei Vigili del Fuoco in Congedo.
Le migliaia di popolo e giovani di Atene che hanno manifestato con le bandiere rosse con la falce e il martello hanno inviato un altro messaggio agli Stati Uniti, alla loro nuova ambasciatrice. Fuori dall'ambasciata americana, al suono della canzone “Bandiera Rossa”, è stato esposto uno striscione dell'Organizzazione dell'Attica del KKE con lo slogan “Il comunismo è la giovinezza del mondo, la libertà e la bellezza del mondo”, dando una risposta chiara alla “settimana dell'anticomunismo” del governo degli USA.








18.11.2025






