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Grande manifestazione popolare in piazza Syntagma

Decine di migliaia di popolo hanno chiesto che il crimine non venga insabbiato

Decine di migliaia di lavoratori, giovani, famiglie con i loro bambini hanno risposto all'appello dei sindacati, delle associazioni studentesche, dei lavoratori autonomi e delle associazioni delle donne per la manifestazione tenuta domenica 5 febbraio nell'ambito dello sciopero di 48 ore dei ferrovieri.

Molte migliaia di persone hanno chiesto che le vere responsabilità vengano attribuite ai veri colpevoli! Il crimine a Tempe è il risultato di politiche criminali che considerano la sicurezza e la vita umana come un costo. Si tratta di una scelta politica che è stata seguita nel piano per le ferrovie nel corso degli anni da tutti i governi, cioè i governi di PASOK, di SYRIZA e di Nuova Democrazia.

Alla grande manifestazione in piazza Syntagma ha partecipato una folta delegazione del CC del KKE guidata dal suo Segretario Generale, Dimitris Koutsoubas, che ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Le lacrime di coccodrillo e le scuse a posteriori non convincono più nessuno. Oggi, dopo questa tragica, indicibile tragedia di Tempe, un crimine predestinato, forse l'unica speranza, un tono di ottimismo, sono le grandi mobilitazioni del popolo greco, le mobilitazioni soprattutto dei giovani, degli studenti medi, degli studenti universitari, le grandi e commoventi manifestazioni in tutto il Paese. Questo è l'unico modo per far sì che questo crimine non venga dimenticato, che si possano attribuire le enormi responsabilità dello Stato, di tutti i governi fino ad oggi - di Nuova Democrazia, PASOK, SYRIZA - dell'azienda privata, della grande azienda monopolistica italiana e naturalmente di tutti che sono individualmente coinvolti in questo crimine. Noi saremo sempre qui, insieme al movimento operaio- popolare, insieme ai giovani, per chiedere che queste responsabilità vengano attribuite, per chiedere che vengano prese misure sostanziali per proteggere le vite di tutti, il benessere del nostro popolo e soprattutto per aprire un percorso con la nostra lotta e le nostre scelte politiche, in modo che ciò che diciamo possa essere fatto, che il popolo possa prendere il potere. Perché solo il popolo può salvare il popolo sulla via del rovesciamento, contro questo marcio e corrotto sistema di potere".